Gabriele D’Annunzio e l’enogastronomia della memoria
Dopo il successo di “Gabriele d’Annunzio e la gastronomia” (2010) si è ritenuto completare il lavoro occupandoci del rapporto che il Poeta ebbe con il vino. Considerando la poca o nulla simpatia che il Pescarese aveva nei confronti delle bevande alcoliche, l’autore è riuscito ad offrire una chiave di lettura molto particolare, giocando con esternazioni apparentemente esagerate o più intime confessioni o con dichiarazioni di biografi pronti a giurare su tutto e il conratrio di tutto.
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