VADEVECUM ’22 – Riflessioni di un giornalista che ogni mattina si guarda intorno
Un tempo, quando accadeva qualcosa di importante nel mondo, partivo e andavo sul posto. E la raccontavo su “Il Messaggero”. Adesso la vedo raccontata. Ma la voglia di raccontare è la stessa. Così, ogni mattina, dopo la TV, la radio, i quotidiani e le agenzie, scelgo una notizia. Mai presa a caso. Vicina o lontana, tragica o allegra, di politica, di sport, di cronaca, di Scienza, di Salute. E la commento, in poche righe, su un giornale senza carta e con pagine senza fine. È Facebook , un’edicola senza pareti. Improvvisamente, una magia: i lettori si affacciano all’edicola, presentandosi con nome e cognome, e dialogano con me. Con serietà, sincerità, rispetto, competenza. E con quel garbo che distingue le persone perbene. Giorno dietro giorno, con molti sono diventato amico, pur nella diversità di opinioni. Per paura che il vento della magia faccia volare via i fogli di un giornale senza carta, un giorno d’inizio 2023 li ho fatti diventare un libro lungo un anno. “La magia tiene sempre aperta la porta. Trovarla dipende sempre da noi” ha detto Banana Yoshimoto. Così, tutte le mattine, in tanti entriamo in quella porta. E ci mettiamo a guardare che mondo fa. Ognuno dice la sua. E ci diamo appuntamento: “A domani mattina”.
La magia del “tutti insieme”. Con garbo.